MARCONIA
– Dopo il summit tenutosi nei giorni scorsi, le sensazioni per il
neo Atletico targato Antonio Barbalinardo sono molto positive. La
disquisizione riguardante gli obiettivi, i ruoli e i paletti da
fissare per la stagione 2012/2013 ha creato nella psiche rossoblu la
convinzione è che la squadra possa e debba diventare consapevole
della propria forza. Con questa componente, unita al desiderio di
creare un gruppo e di renderlo poi coeso, bisognerà marciare avanti,
cercando di realizzare proprio gli obiettivi fissati nel summit
dirigenziale. Rosario
Mele è
sicuramente uno dei leader più accreditati della truppa rossoblu, e
la sua convinzione sulle possibilità di realizzare i progetti sono a
dir poco sorprendenti. Forse perché, per chi ha giocato in altre
epoche, in altre categorie, di gran lunga superiori alla terza, vien
facile capire prima degli altri quelle che sono le attuali
potenzialità, e quelle che, se perfezionate, alla lunga potrebbero
divenire quelle reali. Per questa sua conoscenza, per la sua
esperienza, per quella sapienza calcistica che a molti membri del
gruppo ancora manca, per il suo conoscere la maniera più opportuna
con la quale vivere lo spogliatoio, a Rosario
Mele la giovane
dirigenza marconese ha proposto di entrare in società con un ruolo
preponderante: oltre a coadiuvare Barbalinardo nel rettangolo verde
infatti, la cupola di Viale Gramsci gli ha offerto un ruolo da
direttore sportivo. Mele, con il suo consueto aplomb, ha ringraziato
e senza indugi ha accettato di essere quel prezioso collante fra
dirigenza, mister e calciatori. “ Dovrò ricoprire un ruolo a dir
poco delicato – spiega Mele – perché vivere lo stesso ambiente
per un anno calcistico sicuramente può condurre a vivere anche
situazioni di screzio. Io cercherò di fare del mio meglio, tenterò
di sedarle con la correttezza e la pulizia intellettuale che da
sempre mi contraddistinguono nel calcio. Cercherò di fare sempre il
bene della squadra, e quando servirà metterò da parte il mio,
purchè la squadra ne benefici e i sacrifici dirigenziali vengano
apprezzati, rispettati, condivisi e valorizzati dai calciatori”.
Non poteva mancare poi una breve considerazione sulla possibilità di
tesserare Antonio Moscara. “È tutto vero – commenta Mele –
anche perché il nostro è un progetto esclusivamente volto alla
valorizzazione dei giovani del territorio. Prendere un giocatore
indubbiamente fortissimo per la categoria è importante. Come gli
altri, anche Moscara cercherà di fare il bene della squadra. Abbiamo
ottimi attaccanti con caratteristiche diverse e Moscara
è una risorsa
in più. Può iniziare da dietro e impostare l’azione, ha giocate
diverse rispetto a quelli che già abbiamo. È un valore aggiunto
per la squadra.
su il Quotidiano della Basilicata
Cristian
Camardo
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